Cantina Veneziani Marco

Vini Piacentini come tradizione comanda

I segreti del vinaro

Vini Piacentini come tradizione comanda

Vento

Tradizione popolare vuole che non si imbottigli quando c'è vento, poiché "sporca" il vino, "la strabuda", lo agita e lo fa strabordare.

Vero

Il vento o i movimenti dell’aria contribuiscono ad aumentare la quantità di ossigeno all’interno del vino, ma ci sono anche motivazioni pratiche e igieniche dietro a questa credenza.

Il vento rende più difficile l'imbottigliamento poiché potrebbe far cadere e rompere le bottiglie.

Inoltre il vento facilita il trasporto di eventuali agenti contaminanti nella zona di imbottigliamento, oltre che di odori e sapori provenienti dall'ambiente circostante, il che potrebbe compromettere la qualità del prodotto.

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Luna

Gli anziani, dalle nostre parti, hanno sempre raccomandato di imbottigliare con la luna calante, o il vino "scappa".

Vero, in parte

La scienza, in questo caso, si fonde con gli aspetti culturali delle comunità rurali che da sempre rispettano i cicli lunari nelle loro attività agricole.

Imbottigliare a fine inverno i vini prodotti durante l’autunno precedente significa interrompere la fermentazione prima che questa riprenda al rialzarsi delle temperature. Perdipiù il vino, chiuso in bottiglia, non disperde più l'anidride carbonica e resta frizzante.

Si potrebbe quindi affermare che la Luna incida non per la sua forza ma per la stagione in cui si presenta. Ma è pur vero che la Luna influenza una miriade di aspetti della nostra quotidianità e una risposta definitiva sul vino ancora non c'è, perciò viva la tradizione.

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Colore

Vini bianchi, rossi e rosé, con infinite sfumature di questi colori. Ma si può fare il vino rosso con l'uva bianca?

Falso

L'uva bianca contiene una quantità molto limitata di antocianine, i pigmenti rossi responsabili del colore del vino rosso e non è quindi possibile che rilascino un colore diverso dal giallo-verde-arancione, anche lasciando il liquido a contatto con le bucce per un tempo molto prolungato.

È però possibile il contrario, ossia fare un vino bianco da un uva rossa. È il caso particolare ad esempio dei "blanc de noir", dove si impedisce alle bucce di entrare in contatto con la polpa, evitando quindi che queste sprigionino il loro colore.

Ugualmente influenzato dalle bucce è il caso dei rosé che, contrariamente a quanto si crede, non sono ottenuti mescolando vini bianchi e vini rossi, bensì lasciando il liquido a contatto con queste ultime per un periodo più limitato.

Come imbottigliare il vino

Decalogo di consigli pratici

E quindi eccoci, con consigli e trucchi da seguire per l'imbottigliamento fai da te. Ogni area geografica con una tradizione vitivinicola avrà senz'altro le sue sfumature, ma qui siamo sui colli piacentini e dunque, ecco le nostre:

Scegliere una giornata soleggiata, mite, non piovosa e senza vento. Ed è comunque preferibile eseguire l'imbottigliamento al chiuso, in un luogo riparato.

Se seguite il calendario lunare, la tradizione dice di imbottigliare con luna calante e, in generale, mai con la luna nuova.

Utilizzate bottiglie asciutte e pulite e, prima dell'imbottigliamento, sciacquatele con un po’ di vino, in modo da bagnare le pareti.

I vini, specialmente quelli dolci, vanno conservati al fresco, senza eccessivi sbalzi di temperatura e al buio, pena bottiglie molto "allegre" in fase di apertura.

Lasciate uno spazio d'aria tra il tappo e il vino, in modo che questo possa lavorare, evitando che il tappo si levi o che la bottiglia esploda.

Per il vino frizzante, utilizzare bottiglie che abbiano una buona grammatura. C'è chi sceglie bottiglie da 750 grammi e chi preferisce salire a 900 grammi o 1 chilo.

Utilizzate bottiglie di vetro scuro per il vino rosso, ma in fondo anche per il vino bianco, poiché i vini soffrono l’eccessiva esposizione alla luce.

Scegliete un formato che si adatti al vostro modo di bere. In aprole povere, non scegliete i bottiglioni se pensate di tenerli aperti in frigo per giorni e giorni poiché il vino tende a "sgasarsi", a ossidarsi e a perdere le proprie caratteristiche organolettiche una volta aperto.

Tappi di sughero, sintetici, in vetro, a vite, meccanici o a corona. Quale che sia la votra scelta, prestate attenzione a vantaggi e svantaggi di ogni tipologia di tappo. Noi ci affidiamo ai tappi a corona in virtù della notevole resistenza alla pressione dei gas.

In piedi o coricate? Solitamente si coricano le bottiglie destinate all'invecchiamento, ma non rovinerete di certo il vino se coricherete anche quello giovane.