Cantina Veneziani Marco

Cantina Veneziani Marco

Terra buona, Vino buono

La terra qui è "terra da vino". È poco argillosa, ben drenata dalle pendenze elevate. È terra buona, si dice, sin dall'antichità.

Ma anche la terra buona va aiutata a restare buona. Noi della Cantina Veneziani Marco non utilizziamo diserbanti chimici ma ci affidiamo soltanto al diserbo meccanico, così da rispettare tradizione e natura.

E con un occhio attento al benessere degli insetti impollinatori, gli unici trattamenti effettuati sono quelli a norma di legge nei periodi indicati contro lo Scaphoideus Titanus, anche detto cicalina della Flavescenza dorata, specie aliena proveniente dall'America Settentrionale e responsabile dell'omonima malattia, oltre ad alcuni trattamenti antifungini contro l'Oidio e la Peronospora, comunque a base di zolfo e rame, che si dissolvono in una quindicina di giorni senza lasciare traccia sia sul prodotto finito che nell'ambiente. e solo nei periodi indicati.

La Cantina Veneziani Marco è un'azienda agricola a conduzione famigliare e la raccolta è effettuata a mano, che poi rappresenta uno dei "segreti" del buon vino poiché consente di selezionare i grappoli migliori. Il grappolo rosso non si raccoglie, dev'essere viola o renderà acido il vino. Il grappolo verde nemmeno, dovrà essere "dorato".

Così raccolta e poi pigiata e deraspata, l'uva finisce in botte, dove nell'arco di due o tre giorni avviene naturalmente la separazione tra liquido e bucce. Ed è qui che inizia il viaggio del nostro vino.

Vini Piacentini come tradizione comanda

Vino bianco o vino rosso?
Vino piacentino!

Vino bianco o vino rosso? Tutti i processi di vinificazione rispettano le antiche tradizioni locali, che tramandano un obbligo spesso anche morale, vista la cultura del "bere bene" così radicata da queste parti.

Per fare il rosso, il succo riposa di più. Lasciare il liquido in botte una settimana vorrebbe dire tenerlo a contatto con le bucce, così da estrarre le antocianine e far sì che questi pigmenti naturali, ricchissimi di antiossidanti, vadano a dargli più colore possibile.

Per fare il bianco, al giorno d'oggi il liquido viene estratto velocemente, così da lasciarlo chiaro e forse anche più appetibile al mercato. Diversamente il bianco tenederebbe all'arancione, come succede di vedere nei vini più "caserecci".

Vanto della Cantina Veneziani Marco è l'utilizzo soltanto del "fiore", ossia della parte nobile della pigiatura. Una volta separato, è usanza che le bucce vengano torchiate per trarne il massimo. Qui però questo "torchiato", così viene chiamato, è destinato esclusivamente alle acetaie.

Cantina Veneziani Marco

Vino naturale, pochi solfiti, zero mal di testa

Il vino quindi non viene manipolato o trattato, né allungato o tagliato. Solo ed esclusivamente lasciato alla fermentazione naturale, con un bassissimo uso di solfiti.

Durante la fermentazione alcolica i lieviti iniziano a processare gli zuccheri e allo stesso tempo producono alcol e anidride carbonica, che si disperde. L'alcol invece via via si accumula nel succo d'uva che, a tutti gli effetti, vinifica.

Durante questo processo viene sprigionata anche anidride solforosa, che è un conservante naturale del vino. Nei vari passaggi però, tra svinatura, travasi e filtraggi, quest'anidride si perde ed è qui che si aggiunge bisolfito di potassio, per dare al vino la possibilità di produrre ancora un po' di anidride soforosa.

Si tratta di una questione di dosaggi e il trucco sta come sempre nell'esperienza, che fa sembrare le cose semplici e che ci abitua alla genuinità, valora per noi irrinunciabile.

Tutto si lascia poi riposare nei vasi vinari, dove sta a maturare per alcuni mesi ed infine lo si imbottiglia, in damigiana o in bottiglioni da un litro e mezzo, sempre come comanda tradizione. La tradizione comanderebbe anche di berlo, ma questo passaggio tocca anche a voi.